lunedì 25 ottobre 2010

CALABRIA: SULLA (PD), ENTI LOCALI CONTRO PROGRAMMAZIONE RETE SCOLASTICA

(ASCA) - Reggio Calabria, 25 ott - ''La programmazione della rete scolastica calabrese, che si sta avviando sulla base degli indirizzi dettati dalla Regione, e' contestata da moltissimi enti locali. Il dovere delle Istituzioni e' di non chiudersi, ma di tenere conto delle osservazioni che arrivano dal territorio, specie di fronte a diritti fondamentali come quello allo studio''. Lo ha sottolineato il consigliere regionale della Calabria Francesco Sulla (Pd), membro dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa calabrese, nel corso di un incontro con amministratori comunali e dirigenti della Lega delle Autonomie locali, svoltosi a Catanzaro. ''Spetta alla Regione - ha spiegato Sulla - occuparsi della problematica della chiusura o dell'accorpamento degli istituti scolastici nei piccoli Comuni; siamo nell' ambito di sicura competenza regionale, cosi' come ha stabilito la Corte Costituzionale. Non sussistono dubbi in ordine alla facolta' spettante alle Regioni e agli enti locali di prevedere misure volte a ridurre, nei casi in questione, il disagio degli utenti del servizio scolastico''. L'esponente del Pd ha ascoltato le preoccupazioni dei sindaci ed ha concordato con loro che ''fermare l'attivita' di 400 scuole in Calabria sarebbe una iattura. La scelta, su questioni cosi complesse e gravi, va senz'altro concertata, perche' e' in discussione il futuro della nostra terra. In questa fase difficile per la Calabria, il solo pensiero di chiudere quattrocento scuole, come ho gia' detto in altre circostanze, non dovrebbe farci dormire. Senza scuole in Calabria, soprattutto in tante realta' dell'entroterra, non ci puo' essere legalita' ne' salvaguardia dell'identita'''. ''Il 'dimensionamento' scolastico che si ha in animo di attuare - ha aggiunto ancora - penalizzerebbe soprattutto le realta' locali dell'entroterra e fasce di popolazione residenti che gia' vivono gravi difficolta' sociali ed economiche legate alle loro particolari caratteristiche insediative. Aggraverebbe i fenomeni di spopolamento, incidendo pesantemente sulla qualita' di vita di comunita' che viceversa necessitano di politiche di sostegno e rivitalizzazione''. Ad avviso di Sulla ''tocca al Consiglio regionale rimodulare la proposta, attraverso il coinvolgimento delle autonomie locali, anche in considerazione che, per il prossimo anno scolastico, e' previsto unicamente un tetto di risparmio su scala nazionale e che la materia non e' stata ancora definitiva''.

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